E.T. – Easy Talk Machine
È un dispositivo fisico, semplice e intuitivo, progettato dagli studenti del Liceo Ettore Majorana di Pozzuoli per facilitare la comunicazione tra persone fragili (anziani, disabili, non italofoni) e i loro assistenti, spesso stranieri e con difficoltà linguistiche.
Nato da esperienze personali condivise in classe, il progetto ha preso forma come risposta concreta a un bisogno reale:
poter parlare, comprendersi, entrare in relazione anche quando non si condivide la stessa lingua.
Il dispositivo, basato su Raspberry Pi e tecnologie di intelligenza artificiale,
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traduce vocalmente e in tempo reale le frasi tra due lingue,
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attraverso un’interfaccia estremamente semplificata:
due bandiere sullo schermo, un tocco, e si inizia a parlare.
Niente tastiere, niente app, niente distrazioni: solo comunicazione.
Pensato per essere utilizzabile anche da chi ha difficoltà visive, cognitive o motorie,
l’ET Machine restituisce centralità alla persona e mette la tecnologia al servizio dell’empatia.
È uno strumento utile in ambito:
Oltre all’aspetto tecnico, il progetto ha rappresentato un’esperienza educativa profonda:
una palestra di cittadinanza attiva, dove la programmazione ha incontrato
l’ascolto, la creatività e la responsabilità sociale.
Un esempio concreto di come la scuola possa generare innovazione a partire dai bisogni veri delle persone.