26 settembre 2024

Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale" - Audizione presso le Commissioni riunite ottava e decima del Senato

Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale" - Audizione presso le Commissioni riunite ottava e decima del Senato

Oggi abbiamo partecipato al ciclo di audizioni presso le Commissioni riunite ottava e decima del Senato della Repubblica (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica e Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) riguardo all'A.S 1146 "Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale", il cd. Ddl IA.

Il Ddl IA è la prima iniziativa con cui un governo europeo dà seguito all'AI Act con una legge nazionale. Il nostro intervento in audizione si è focalizzato su tre aree di miglioramento del testo per renderlo in grado di rafforzare la competitività delle imprese e l'attrattività del nostro Paese per gli investimenti.

  • Maggiore chiarezza nella formulazione delle norme. Le imprese hanno bisogno di un contesto normativo di facile interpretazione ed evitare obblighi di compliance sproporzionati.
  • Coordinamento con la disciplina europea per evitare frammentazioni. Per costruire un mercato unico europeo efficiente per il digitale, serve evitare frammentazioni normative tra gli stati membri. Il Ddl italiano deve muoversi il più possibile nel solco dell'AI Act, in particolare prevedendo riferimento ai livelli di rischio delineati dal Regolamento europeo. La legge italiana dovrà essere pienamente armonizzata con il corpus normativo europeo sul digitale (GDPR, European Health Data Space, Medical Device Regulation, Data Act, etc.). Mentre in materia di Diritto d'autore (art. 24 del Ddl) abbiamo evidenziato il rischio che in sede di esame parlamentare si esca eccessivamente dal quadro della Direttiva copyright.
  • Rafforzamento della governance dell'intelligenza artificiale in Italia. È positiva la designazione di AgID e ACN come autorità nazionali per l'intelligenza artificiale. In audizione abbiamo proposto un maggiore coinvolgimento del MIMIT, in quanto ministero dotato di fondi e strutture per affrontare il tema delle tecnologie emergenti. Soprattutto, è di capitale importanza evitare un'eccessiva parcellizzazione dei fondi stanziati per l'IA, garantendo che gli investimenti generino un reale valore nel sistema produttivo a partire dalle PMI.

Per approfondire e leggere tutte le osservazioni avanzate, rimandiamo al testo integrale della nota.

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