È online la nuova edizione del report trimestrale dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle startup innovative.
Il rapporto, che presenta dati aggiornati al 1° luglio 2022, è frutto della collaborazione tra MISE e InfoCamere, con il supporto del sistema delle Camere di Commercio (Unioncamere).
Tra le principali informazioni contenute nel rapporto:
- Crescita della popolazione: le startup iscritte superano quota 14mila. Al 1° luglio 2022 se ne contano 14.621, il 3,7% di tutte le società di capitali di recente costituzione.
- Distribuzione territoriale: la Lombardia ospita oltre un quarto di tutte le startup italiane (26,7%). La sola provincia di Milano, con 2.737 startup, rappresenta il 18,7% della popolazione, più di qualsiasi altra regione. Le startup innovative superano quota mille in tre regioni; nel Lazio che, con 1.774 startup rappresenta il 12,1% del totale nazionale (in gran parte localizzate a Roma, 1.599, 10,9% nazionale) in Campania, regione che conta 1.350 startup innovative, il 9,2% del totale nazionale, e in Veneto con all’attivo 1.096 startup innovative, il 7,5% del totale nazionale. Tuttavia, la regione con la maggiore densità di imprese innovative si conferma il Trentino-Alto Adige, dove circa il 5,5% di tutte le società costituite negli ultimi 5 anni è una startup.
- Forza lavoro: elevata la rappresentazione di imprese fondate da under-35 (il 17,4% del totale). In crescita le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale: sono 6.352, il 44,3% del totale.
- Fatturato e capitale sociale: le startup innovative sono soprattutto micro-imprese, vantando un valore della produzione medio di poco inferiore a 164,5 mila euro, dato in lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente. Il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle startup si attesta ora a quota 1.010.987.319 euro per un capitale medio pari a 69.146 euro a impresa.
- Investimenti e redditività: come fisiologico, le startup innovative mostrano un’incidenza più elevata della media di società in perdita (oltre il 52,8% contro il 47,3% complessivo). Tuttavia, le società in utile mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività (ROI, ROE) e valore aggiunto.