La Commissione irlandese per la protezione dei dati personali (DPC) ha annunciato lo scorso 22 maggio l’applicazione di una sanzione amministrativa a Meta Platforms per aver trasferito dati negli Stati Uniti senza le garanzie per i “rischi e i diritti e libertà fondamentali delle persone”. Questo evento richiama l’attenzione sul vuoto normativo creatosi a seguito della sentenza della Corte di Giustizia Europea “Schrems II” e sui rischi che le aziende devono affrontare nel trasferire dati al di fuori dell'Unione Europea per offrire i propri servizi.
L’annuncio dell’Autorità irlandese è stato dato a pochi giorni di distanza dall’invio da parte del Parlamento europeo di una risoluzione alla Commissione e al Consiglio con la quale si chiede cautela nell’adozione della decisione di adeguatezza per dare il tempo necessario agli Stati Uniti di adottare concretamente il Biden Act promulgato il 7 ottobre 2022.
L’atto del Presidente statunitense, accolto positivamente a livello europeo, si pone, infatti, come obiettivo di attuare gli impegni “per principi” assunti con il EU-US Data Privacy Framework e rispettare quanto asserito nella sentenza c.d. Schrems II della Corte di Giustizia UE.
Attendere le opportune verifiche dell’avvenuta esecuzione dell’atto prima di procedere alla votazione della procedura di adeguatezza protegge i dati di cittadini e imprese e previene ulteriori interventi della Corte di Giustizia europea.
Anitec-Assinform, come già più volte dichiarato, ribadisce l’urgenza di accelerare le trattative in corso tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea affinché quanto disposto nell’atto esecutivo diventi realtà e che venga al più presto garantito il meccanismo di equivalenza di trattamento dei dati, per giungere in tempi brevi a una votazione unanime della procedura di adeguatezza.