Disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per il 2020

Disegno di legge: "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022" (A.S. n. 1586)

STATO DELL’ITER: all’esame in 1a lettura del Senato della Repubblica.

A.S. n. 1586, "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022"

Trasmesso al Senato il 2 novembre 2019.

Assegnato in sede referente alla 5a Commissione permanente (Bilancio) il 6 novembre 2019.

Relatori alla Commissione Bilancio: sen. Dario Stefano (PD) e la sen. Rossella Accoto (M5S).

Iter in Commissione Bilancio

Effettuate audizioni. Trasmessi i rapporti da parte delle Commissioni che hanno esaminato il disegno di legge in sede consultiva.

Dopo la presentazione degli emendamenti (termine ore 15 del 18 novembre 2019) la Commissione Bilancio del Senato avvia dal 20 novembre l’esame degli emendamenti (dichiarazione di inammissibilità, esame e votazioni degli emendamenti ammessi).

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E’ all’esame del Senato il disegno di legge A.S. 1586, "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022". Il disegno di legge è all’esame, in sede referente, della 5ª Commissione permanente (Bilancio) presso la quale, dopo lo svolgimento delle audizioni condotte congiuntamente con la V Commissione della Camera dei deputati, prosegue l’esame in sede referente. Sono stati presentati oltre 4500 emendamenti, di cui i segnalati sono circa 800. L’avvio dell’esame del disegno di legge da parte dell’Assemblea del Senato è previsto per il 3 dicembre 2019.

Il disegno di legge di bilancio 2020 è composto da due Sezioni: la Sezione I, “Misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici” e la Sezione II “Approvazione degli Stati di previsione. Complessivamente il disegno di legge ha 119 articoli di cui 101 facenti parte della Sezione I.

Tra gli articoli di maggiore interesse per le Aziende rappresentate si segnalano i seguenti:

  • Art. 22 (Incentivi fiscali all’acquisizione di beni strumentali e per l’economia circolare): contiene la proroga sulle misure Industria 4.0;
  • Art. 23 (Credito di imposta per la formazione 4.0);
  • Art. 26 (Nuova Sabatini, investimenti SUD ed investimenti eco-sostenibili delle PMI);
  • Art. 28 (Istituzione dell’Agenzia nazionale per la ricerca e altre misure di sostegno alla ricerca e all’istruzione);
  • Art. 30 (Incentivo generale per la patrimonializzazione delle imprese);
  • Art. 31 (Misure premiali per favorire l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici);
  • Art. 45 (Misure in materia di editoria);
  • Art. 47 (Misure per l’innovazione): incremento dell’autorizzazione di spesa di 6 milioni per l’anno 2020, 8 milioni di euro per l’anno 2021 e 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022 per il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, per l’avvio della realizzazione delle azioni, delle iniziative e dei progetti connessi e strumentali all’attuazione dell’Agenda digitale italiana, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea, nonché per le azioni, le iniziative ed i progetti di innovazione e delle connesse attività di comunicazione.
  • Art. 71 (Acquisti e negoziazioni della Pubblica Amministrazione);
  • Art. 72 (Misure di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica), commi 23-26: le amministrazioni pubbliche e le società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, con esclusione delle regioni, delle province autonome di Trento e di Bolzano, degli enti locali nonché delle società dagli stessi partecipate, assicurano, per il triennio 2020-2022, anche tramite il ricorso al riuso dei sistemi e degli strumenti ICT, di cui all’articolo 69 del codice di cui al decreto legislativo 7 marzo2005, n.82, un risparmio di spesa annuale pari al 10 per cento della spesa annuale media per la gestione corrente del settore informatico sostenuta nel biennio 2016-2017. La percentuale di risparmio sopra indicata è ridotta al 5 per cento per le spese correnti sostenute per la gestione delle infrastrutture informatiche (data center) delle predette amministrazioni, a decorrere dalla rispettiva certificazione dell’Agenzia per l’Italia digitale del relativo passaggio al “Cloud della PA” (CSP o PSN), al netto dei costi di migrazione. Le riduzioni di spesa di cui sopra non si applicano alle spese sostenute dalla Sogei, con riferimento alle prestazioni e ai servizi erogati, alle acquisizioni di beni e servizi propri e per conto delle amministrazioni committenti. Le sopra citate disposizioni costituiscono princìpi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.
  • Art. 84 (Imposta sui servizi digitali di cui all’articolo 1, comma 35, della legge 30 dicembre 2018, n. 145).

     
  • Link:
  • http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/52474.htm

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