Il documento, ponendo al centro le relazioni tra uomo, tecnologia ed effetti sugli ambienti di vita, intende proporre, in chiave innovativa, possibili indirizzi e proposte per superare con successo le attuali sfide che i decisori pubblici e le imprese devono affrontare in tema di transizione ecologica e digitale.
Introduzione
Le tecnologie digitali sono entrate da tempo in tutti gli ambiti della società e della vita quotidiana quali elementi ormai essenziali per svolgere più efficacemente ed efficientemente le nostre attività.
I servizi resi disponibili attraverso i moderni device e le reti di comunicazione elettronica stanno modificando in modo sempre più radicale le nostre abitudini, come consumatori, come lavoratori, come cittadini. Allo stesso tempo, la possibilità di connettere milioni di device e di elaborare in tempi brevissimi enormi quantità di informazioni, ci rende oggi capaci di analizzare e comprendere fenomeni complessi, comparare scenari diversi e prevenire i fattori di rischio: ciò significa poter governare meglio i processi, operare scelte più consapevoli e attuare strategie più efficaci.
Questi elementi ci offrono quindi l’occasione per osservare in modo nuovo e porre al centro della nostra attenzione le relazioni tra tecnologia, comportamenti umani ed effetti sull’ambiente in cui viviamo, suggerendo un approccio al mondo tecnologico di tipo più olistico e meno settoriale, che può essere ben accostato al termine “habitat digitale”. Il presente documento si inquadra in questa visione e, sulla base dell’esperienza delle imprese del settore digitale del Comitato Habitat Digitale di AnitecAssinform, intende introdurre riflessioni e fornire elementi di comprensione su alcuni degli ambiti nei quali l’uso delle tecnologie digitali è in grado di incidere profondamente e positivamente nel rapporto tra le persone e gli ambienti di vita.
Alla luce delle attuali sfide della transizione ecologica e digitale (la cosiddetta twin transition), sono pertanto indicate possibili traiettorie per riconsiderare in un’ottica innovativa tre ambiti specifici: l’edificio, gli spazi di lavoro, la progettazione edilizia e territoriale.