Il percorso delle imprese verso un'IA responsabile

Cosa possono fare le imprese per una Intelligenza Artificiale Responsabile? 

Nel white paper Cefriel “Intelligenza Artificiale responsabile”, alcune riflessioni per comprendere come sfruttare al meglio le opportunità di questa tecnologia mitigandone i rischi 

Il white paperIntelligenza Artificiale Responsabile – Cos’è, perché se ne parla, cosa devono fare le imprese?”, pubblicato da Cefriel, centro di innovazione digitale, guida i lettori nella comprensione delle opportunità dell’AI, anche alla luce del dibattito pubblico che si è creato intorno al tema. Il testo, scritto da Diego Ragazzi, esperto senior di Data Strategy Cefriel, è scaricabile gratuitamente.  

Perché si deve parlare di AI responsabile? 

L'intelligenza artificiale è diventata in poco tempo un potente motore di trasformazione per il mondo delle imprese e per la società in generale. Il 30 novembre 2022 OpenAI rilasciava la prima versione di Intelligenza Artificiale generativa in grado di interagire con il grande pubblico attraverso una semplice e intuitiva interfaccia conversazionale: ChatGPT. L’evento ha avuto un impatto dirompente, ben oltre la ristretta cerchia di specialisti del settore che per anni hanno sviluppato i modelli e le tecnologie alla base del suo straordinario successo.

Governi e comuni cittadini hanno scoperto di navigare in un mare ignoto, dove non è chiaro quale rotta convenga seguire. Comprensibilmente, tutto ciò ha rinfocolato timori che sembravano sopiti e ha riproposto con prepotenza i grandi temi etici legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.  
Veicoli autonomi e assistenti virtuali personalizzati, solo per fare un paio di esempi, hanno dimostrato uno straordinario potenziale per migliorare la produttività, semplificare i processi e aprire possibilità senza precedenti. Tuttavia, con il proliferare della tecnologia, aumenta anche la necessità di garantire uno sviluppo responsabile, che non è solo un obbligo morale ma anche un imperativo strategico per le aziende. Affrontando attivamente questioni come la trasparenza, l'equità, l’affidabilità e la responsabilità, le aziende possono creare fiducia tra i collaboratori, i clienti e i partner commerciali, favorendo una percezione positiva della tecnologia.

Cosa possono fare le imprese per arginare il rischio? 

Secondo quanto riportato da Cefriel nel white paper, le imprese devono aumentare la consapevolezza interna: è necessario comprendere almeno le principali sfide etiche poste dai sistemi di AI, quali imparzialità, equità, autonomia decisionale, responsabilità, trasparenza, sicurezza, benessere sociale. Lavorare sulla cultura di fondo è importante anche per un altro motivo, legato a una tematica affine e parzialmente sovrapposta alla questione etica: l’accettazione dell’AI da parte dei dipendenti e collaboratori dell’impresa e, più in generale, dei cittadini.  

Un passo successivo consiste nel cominciare a mappare i casi d’uso, attuali e prevedibili, supportati da sistemi di AI, e fare una prima valutazione del “rischio etico”. Per le imprese che operano in Europa questo è un passo fondamentale, perché l’AI Act, il regolamento in lavorazione in seno all’Unione Europea per regolamentare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, adotta precisamente una prospettiva basata sul rischio. 

Un approccio etico allo sviluppo e all’utilizzo dei sistemi di AI in azienda non è più da rimandare. Il rischio normativo, legale e di immagine legato allo sviluppo di iniziative di AI è già oggi elevato e non potrà che crescere in futuro. L’adozione di buone pratiche di sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale non solo consente di ridurre l’esposizione al rischio, ma permette di realizzare applicazioni e servizi di qualità, migliorandone accuratezza e prestazioni.   

“C’è un urgente bisogno di percorsi di awareness – sottolinea Alfonso Fuggetta, Amministratore Delegato di Cefriel - e per questo Cefriel offre un servizio che accompagna le imprese e le pubbliche amministrazioni nel fare una valutazione del rischio circa l’impatto delle soluzioni basate su AI, per pianificare processi e azioni mirati a fare della tecnologia un uso responsabile e a rendere i servizi e i prodotti offerti in linea con quanto già definito dall’AI Act. Non avviare le azioni volte a sviluppare awareness e valutare i rischi connessi allo sviluppo e all’utilizzo dell’AI nelle imprese potrebbe vanificare gli investimenti pianificati”.

 

Qui è possibile scaricare gratuitamente il white paper “Intelligenza Artificiale responsabile”: Cosa possono fare le imprese per una Intelligenza Artificiale Responsabile? - Cefriel

Autori
Anna Pagani
Anna Pagani
Cefriel Scrl
Laureata in scienze linguistiche e di letterature straniere, con specializzazione nell'ambito della comunicazione aziendale, dal 2007 lavora nel team Comunicazione di Cefriel.

Con il proliferare della tecnologia, aumenta anche la necessità di garantire uno sviluppo responsabile, che non è solo un obbligo morale, ma anche un imperativo strategico per le aziende

27 marzo 2024

Il percorso delle imprese verso un'IA responsabile

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