Secondo i dati Anitec-Assinform, l’Associazione che in Confindustria raggruppa le aziende ICT, nell’ultimo anno in Italia il mercato è cresciuto del 21,9% e più di due grandi corporation su dieci hanno intrapreso progetti legati all'AI. Ma dove sono le PMI in tutto ciò? Purtroppo solo il 5,3% delle piccole imprese si è già avvicinato a queste tecnologie.[1] Una di queste eccellenze è un’azienda del marmo dove la sostenibilità ha rappresentato il punto di partenza (e non di arrivo) per intraprendere una trasformazione digitale completa sui propri plant produttivi.
L’azienda
Marmi Corradini Group, leader nel settore delle pietre naturali da oltre 50 anni, importa blocchi di pietra da tutto il mondo e li trasforma in semilavorati e prodotti finiti (lastre, marmette) nei suoi stabilimenti produttivi. Spinta da un management orientato verso politiche sostenibili, l’azienda ha intrapreso un percorso di certificazione articolato su obiettivi ambientali, sociali e di governance. Oltre a ottenere la certificazione ISO 14064, è diventata la prima realtà lapidea europea ad aver ottenuto, nel 2020, il riconoscimento di impresa sostenibile – SI Rating.
Obiettivi strategici
Grazie anche agli incentivi 4.0, negli ultimi 4 anni l’azienda ha sostituito circa l’80% del proprio parco macchine con impianti più moderni.[2] Il cambiamento ha portato alla luce la presenza di grandi quantità di dati che venivano valutati parzialmente. Per migliorare la gestione delle commesse e far fronte all’aumento dei costi dell’energia elettrica in un settore altamente energivoro, l’azienda ha cercato una soluzione attraverso cui presidiare tutte le componenti che concorrono al costo finale del prodotto.
Percorso di transizione digitale intrapreso
La scelta è ricaduta su una soluzione di machine learning in grado di raccogliere in tempo reale i dati prodotti sia dalle macchine 4.0 che non, a cui si possono collegare sensori IoT per misurazioni specifiche (es: aria compressa, temperatura, umidità etc.).[3] I parametri monitorati comprendono i consumi di energia, acqua e abrasivi, il n° di lastre lavorate, i m2 prodotti, i tempi macchina e i fermi macchina. La tecnologia è dotata di componenti di AI che automatizzano alcuni processi, engine di autoverifica, sistemi per la sincronizzazione delle dashboard e reporting periodico.[4]
Fin dai primi test l’azienda fornitrice ha confermato che i dati delle singole lavorazioni risultavano disaggregati tra loro e con il sistema gestionale. Inoltre, per assicurare il successo del progetto, è stato fondamentale partire dalle esigenze degli operatori e predisporre dashboard chiare e semplici, con grafici e comandi facili da capire e utilizzare anche in assenza di competenze digitali.
Risultati
Le dashboard, le analisi e i report permettono alla direzione un controllo più veloce, preciso e sono in grado di supportare pienamente le scelte operative e strategiche, con:
- presidio in real-time di processi, risorse e macchinari;
- ottimizzazione dei consumi di energia (es: organizzazione degli orari di taglio dei blocchi in base al costo dell’elettricità);
- ottimizzazione dei consumi degli utensili (es: velocità di usura degli utensili in base alla durezza della pietra lavorata);
- funzione di manutenzione predittiva e gestione in real-time di notifiche e allarmi;
- allocazione dei singoli costi di produzione su ogni centro di costo e possibilità di effettuare interventi tempestivi sui prezzi di vendita in base all’andamento del mercato (listini dinamici);
- emissione di report dedicati.
Conclusioni
I benefici riscontrati hanno avuto effetti immediati sia nel conto economico dell’impresa che in termini di sostenibilità, abbassando gli impatti. In prospettiva futura, la soluzione di intelligenza artificiale adottata è in continua evoluzione, può apprendere e adattarsi a nuove situazioni in modo autonomo, offrendo a Marmi Corradini un servizio sempre più personalizzato.
References
[3] La soluzione adottata è IDA (IoT Data Analytics), piattaforma integrata per l’Industria 4.0 sviluppata e commercializzata da Maxfone Srl.