Il 16 luglio abbiamo partecipato al ciclo di audizioni presso la 8ª Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica nell’ambito dell’esame del disegno di legge recante “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale”. Il provvedimento prevede una serie di misure dirette a disciplinare l’attività sui social dei minori rafforzando la loro protezione online.
Negli ultimi anni è, infatti, aumentata significativamente l'attenzione sul tema della tutela dei minori dai rischi della rete e si è avvertita l’esigenza di garantire un ambiente digitale sicuro nel rispetto della protezione dei dati personali, della libertà d’impresa e della libertà d’espressione.
Rispetto alle disposizioni del provvedimento, abbiamo sollevato i seguenti punti:
- l’ambito di applicazione dovrebbe essere limitato ai servizi digitali con il maggior profilo di rischio per l’integrità psicofisica del minore. Un approccio troppo estensivo rischia di tagliare fuori i minori dalle opportunità che offre la rete a prescindere dalla pericolosità del servizio digitale e di limitare l’accesso ad internet ad anziani e categorie svantaggiate;
- il legislatore dovrebbe tener conto delle tecnologie e delle best practice sviluppate dalle aziende del settore che già contribuiscono a proteggere i minori online, con iniziative che vanno dall’educazione digitale ed esperienze virtuali costruite su misura per i minori, a sistemi intelligenti in grado di rilevare l’età o bloccare contenuti potenzialmente dannosi;
- obblighi e tempistiche dettati dal provvedimento dovrebbero essere preventivamente condivisi con i soggetti operanti nel settore, scongiurando il rischio per le aziende di adempimenti eccessivamente vincolanti dal punto di vista tecnologico e non compatibili a livello europeo con i termini previsti dalla procedura TRIS;
- va assicurata la massima chiarezza interpretativa delle misure introdotte, onde evitare il sovrapporsi con norme che già disciplinano il settore in conformità alla normativa europea (come il Digital Services Act e la direttiva SMAV) e le iniziative in questo ambito in via di definizione da parte della Commissione Europea.